sabato, dicembre 04, 2010

Pena di morte, l'Italia può fermare le esecuzioni in U.S.A.



L'Italia è il Paese che più di ogni altro negli ultimi anni si è battuto per l'abolizione della pena di morte nel mondo. Italiana è anche la proposta di moratoria universale della pena di morte.
Ma non molti sanno che proprio in Italia, in un paese della provincia di Milano, si produce il pentotal, la sostanza che viene usata per le esecuzioni capitali mediante iniezione in diversi Paesi, tra i quali gli Stati Uniti.
L'azienda che la produce è la Hospira s.p.a., impresa americana che ha alcune sedi in Europa ed una di esse si trova proprio in Italia.
In realtà il pentotal è una sostanza che ha anche delle applicazioni diverse da quella che al momento ci riguarda: è un anestetico ancora molto usato in Europa, non più invece negli U.S.A. dove è stato sostituito da sostanze considerate più efficienti e dove le uniche utilizzazioni si hanno nei penitenziari di quegli Stati che non hanno ancora abolito la pena di morte.
Secondo gli esperti le sofferenze che possono derivare dall'iniezione della sostanza sono indescrivibili e ciò anche perchè in U.S.A. i codici deontologici vietano espressamente ai medici ed agli infermieri di somministrare la sostanza letale. A farlo sono invece delle persone che non hanno alcuna competenza in materia e per i quali non è sempre facile indivinare i dosaggi adeguati. Gli esperti sostengono che questo tipo di esecuzione può causare un dolore simile a quello di un infarto, con una maggiore sofferenza dovuta al fatto che il condannato viene poco prima paralizzato, così che non possa nè muoversi nè gridare. Tutto questo mentre è perfettamente cosciente.
L'Italia può costituire un precedente importante.
Se si opponesse alla produzione sul proprio territorio di simili sostanze può darsi che altri Stati seguiranno il suo esempio, rallentando la macchina della morte e salvando numerose vite.
Come sempre l'organizzazione "Nessuno tocchi Caino" si è mobilitata per sensibilizzare l'opinione pubblica e per porre la questione agli organi politici.
E' al loro sito che vi rimando per raccogliere altre informazioni: http://www.nessunotocchicaino.it/news/index.php?iddocumento=13316734 .
Spargi la voce.

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