Ogni popolo ha i politici che si merita, ma le televisioni sanno creare il popolo che i politici vogliono
sabato, ottobre 30, 2010
L'Italia dei records
Italia, terra di santi, navigatori e records.
Infatti il nostro Paese si fa valere in molti campi, dal vino (per il quale siamo il primo produttore mondiale, lo stesso vale anche per lo spumante) al campo delle televisioni (Roma è stata la prima capitale europea ad essere coperta dal segnale del digitale terrestre e, per di più, l'Italia è il Paese U.E. col maggior numero di canali su questa nuova piattaforma, ma chi sa perchè tutto questo interesse per le televisioni...).
In Italia c'è il record di cause pendenti ( www.uilpadirigentiministeriali.com ) e il numero più elevato di avvocati a livello europeo (vi si trovano 220.000 dei circa 700.000 abilitati europei).
Ma anche nell'informatica ci diamo da fare, dato che siamo in testa nella classifica concernente il numero di pirati informatici ( http://www.centerzone.it/varie/esa-litalia-e-il-primo-paese-in-europa-per-pirateria-6184.html ), andiamo un pò meno bene per quanto riguarda la produzione di prodotti di elettonica.
L'Italia è il primo paese in Europa per numero di parti cesarei (http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/italia-primo-europa-parti-cesarei-563816/ ) ed è in testa persino nella speciale classifica, stilata dalla JPMorgan, dei Paesi a rischio "fallimento" ( http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/economia/crisi-18/jpmorgan-scommesse/jpmorgan-scommesse.html ).
Sapete qual'è il Paese col maggior consumo pro capite di cocaina? Ma il nostro... (http://www.dire.it/HOME/leuropa_.php?c=26120&m=3&l=it )
E quello in cui è più grave il problema dell'economia sommersa? Sempre il nostro! (dati : www.lasestina.unimi.it) .
Purtroppo su google (con le chiavi di ricerca "Italia", "record" "prima") non sono riuscito a trovare altro (se non un discorso del ““grande”” Brunetta in cui diceva che l'Italia sarebbe il primo Paese al mondo se non ci fossero la Campania e la Calabria...ma noi,purtoppo,ancora memori del Risorgimento italiano, non abbiamo compreso l'opportunità dell' intervento di questo esponente della nostra politica liberale).
Purtroppo, però, l'Italia si trova ancora all'infame 73° posto nella classifica sulla libertà di stampa (vedi qui un mio articolo : http://federicoloiacono.altervista.org/index.php?option=com_content&task=view&id=35&Itemid=1 ).
Di questi giorni è, infine, la classifica dell'ong Transparency International, che si occupa dell'analisi del livello di corruzione che interessa i vari Paesi. Da questa è risultato che il Bel Paese è al 67esimo posto, ben lontana dagli altri Stati occidentali e dietro persino a Paesi che, come il Ruanda, il Samoa o il Macao (???), non possono essere presi come adeguato punto di riferimento.
Dati non molto confortanti. Infatti, sempre maggiore è il numero delle persone che, per non pensarci, si danno a varie attività e, tra queste, il bunga bunga.
http://www.youtube.com/watch?v=30tupZJ1UpY :))
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La guerra del giornale
Oggi è una giornata triste per l'Italia. Infatti quatto soldati italiani hanno perduto la vita in Afganistan, nella zona di Farah, controllata dalle nostre truppe. Una guerra, quella in Afganistan di cui pochi hanno capito veramente il senso (e tra questi Gino Strada, fondatore di Emergency, che ha sottolineato la presenza in quei territori di numerose condutture di gas e altri combustibili diretti verso l'Europa). Ma di fronte ad una notizia del genere (la piu grave di questo genere dopo l'attentato di Nassirja) la stampa italiana ha voluto esprimere il proprio cordoglio in maniera quasi incondizionata.
Se dico “quasi” è perchè, come altre volte è accaduto, la medaglia di macchietta di turno spetta a l “Giornale” di Paolo Berlusconi. Dopo i 50 (forse meno ma forse più) titoli dedicati alla celeberrima casa di Fini,il quotidiano non trova altro da fare che pianificare le prossime 50 prime pagine, questa volta riguardanti la Marcegaglia.
Tocchiamo il fondo ma si scopre ogni giorno che è sempre più profondo...
(NELLA FOTO LA HOME PAGE DEL SITO DEL GIORNALE)
articolo del 9 ottobre 2010
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La bestemmia del boss
Voleva offendere nuovamente Rosy Bindi ma lo fa nel più volgare dei modi. Bestemmiando (vedi il video: http://www.youtube.com/watch?v=654gzZuw-zc).
Berlusconi da giovane ha lavorato come cantante ed intrattenitore sulle navi da crociera ed ogni tanto vuole fare emergere questa sua vena cabarettistica. L'età (OGGI COMPIE 74 ANNI) però, lo ha profondamente cambiato.
I suoi rapporti con i peggiori boss mafiosi della storia, il suo ruolo ricoperto in logge massoniche deviate e gli aiuti derivanti da queste due situazioni lo hanno reso una persona cinica e spregiudicata.
Così, per lui non è un problema bestemmiare in pubblico (oltretutto fino a qualche anno fa era anche reato) e quando lo fa pensa che tutti possano tollerare certe espressioni.
BACIAMO LE MANI!
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Ecco perchè l'Occidente teme l'Islam (in particolare la condizione della donna)
L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica sostiene che tra non molti mesi sarà ultimato il progetto di Almadinejad di dare all'Iran la bomba atomica. Secondo la tesi ufficialmente sostenuta dal presidente iraniano gli armamenti nucleari serviranno da deterrente per gli eventuali attacchi contro gli iraniani e gli Stati limitrofi (tutti arabi) da parte degli occidentali.
Ma l'atomica in mano agli iraniani (l'Iran è un paese teocratico dotato di un discreto livello di sviluppo, raro caso insieme all'Arabia Saudita) ha un valore geopolitico di eccezionale portata, in quanto vuol dire che i Paesi islamici hanno la possibilità di usufruirne (dato preoccupante se si pensa che un grande Nobel per la pace, Wiesel, ha sostenuto che la prossima guerra sarà una guerra di religione).
Ma sono sopratutto i principi islamici ad incutere terrore negli occidentali. La donna è subordinata all'uomo e i non islamici non possono pretendere lo stesso trattamento dei musulmani.
La donna non può mostrare il proprio volto poichè indegna e più in generale l'inferiorità della donna interessa ogni aspetto della vita e delle relazioni tra uomini (la donna può ricevere 1/2 dell'eredità rispetto all'uomo, nel processo la sua testimonianza vale solo la metà e per uguagliare quella di un uomo ne servono due, la donna può errere ripudiata da un momento ad un altro senza avere la possibilità di chiedere lo scioglimento matrimonio). Gheddafi disse che in Libia le donne sono trattate meglio perchè non le attribuiscono mansioni pesanti: in realtà è la mancanza di lavoro che fa preferire gli uomini alle donne e le relega su un piano di secondarietà nel mondo del lavoro. La donna non può nemmeno sposare un non musulmano (ma vale la situazione contraria) poichè il diritto tradizionale richiede la assoluta ed incondizionata sottomissione al marito.
Ma a chi sostiene che un islam "occidentalizzato", privato di queste situazione di disparità ed integralismo, sarebbe possibile, c'è da rispondere che tali circostanze sono un aspetto insito nel concetto stesso di Islam, anche di quello più moderato, così come per un cristiano sono fondamentali i dogmi della Trinità o della stessa Concezione, poichè come questi derivanti da interpretazioni cristallizate da diversi secoli.
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il quiz
Vi pongo un quiz strano ma, tutto sommato, fattibile.
Si vincono solo 100$ (virtuali, si intende)
E' un quiz facile ma non scontato. Infatti quando i magistrati hanno domandato a Berlusconi quale fosse la provenienza di questa ingente ricchezza ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere.
SECONDO ME:
-la soluzione A non dovrebbe essere essere quella corretta, Berlusconi non farebbe che vantarsene...la escludo
-la B, è da escludere perchè dipende da chi legge la domanda
-la C sembrerebbe quella corretta ma poichè Berlusconi è penalmente immune non si possono, al momento, avere certezze
-la D la escludo totalmente
Se ne conclude cche ancora nessuno conosce la provenienza di questo denaro ma, del resto non si trovano ipotesi diverse dalle quattro indicate nel quiz.
Se hai un'opinione al riguardo esprimila nel sondaggio a sinistra!
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E meno male che avevano promesso più borse di studio ai meritevoli...
E' da un paio di anni che, periodicamente, si sente dire dal Ministro dell'Istruzione che le borse di studio saranno ampliate a tutti gli studenti meritevoli ed idonei.
Qualche mese fa il Ministro in un convegno ha dichiarato: ''e' la prima volta che nessuno resta escluso, in genere restavano esclusi circa 40mila ragazzi, per la prima volta, invece le borse arrivano a 180mila studenti''.
Ma che brava, si può pensare: è vero, ha tagliato tutti i fondi possibili e immaginabili (dalla ricerca alle assunzioni) ma almeno incentiva i ragazzi più meritevoli ...
Si...come no...
Proprio pochi giorni fa mi è arrivata un'email dell'E.R.S.U (ente regionale per il diritto allo studio) in cui mi viene detto che "LA QUOTA SPETTANTE A CHI HA PRESENTATO LA DICHIARAZIONE DI LOCAZIONE E ACCETTAZIONE POSTO LETTO VERRA' PAGATA SUCCESSIVAMENTE A DATA DA DESTINARSI".
Non mi era mai successo.
Io credo che era da decenni, per lo meno a Palermo,che questo non si verificava: un ragazzo (ma come me migliaia di altri studenti) che pur avendo diritto alla borsa di studio si sente dire: "a data da destinarsi".
In questo caso c'è, però, un'aggravante: se chiedi in giro all'italiano medio (che non è nei primi posti a livello mondiale per livello di informazione e, ahime, interesse) cosa di buono sta facendo la Gelmini, ti dice che ha esteso le borse di studio a tutti gli studiosi.
La mia esperienza, invece, racconta diversamente.
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quando i padani erano più schietti
Quando i padani non avevano ancora capito come sfruttare l'immenso potere di berlusconi e delle sue televisioni non esitavano a rivelgersi al cavaliere senza mezzi termini.
Le due prime pagine de "La Padania" sotto riportate sono una testimonianza del rapporto tra Lega Nord e Forza Italia prima dell'alleanza, dettata dalla convinzione dei padani che con i media del gruppo Fininvest (e oggi della RAI) sarebbe stato più facile porre agli Italiani la questione del federalismo e, sopratutto, raccogliere consensi.
I due giornali sono, nell'ordine, del 1998 e del 1996.
Chi sa se quando i due partiti si separeranno si tornerà ad utilizzare questo tipo di argomentazioni
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