Ogni popolo ha i politici che si merita, ma le televisioni sanno creare il popolo che i politici vogliono
sabato, ottobre 30, 2010
La guerra del giornale
Oggi è una giornata triste per l'Italia. Infatti quatto soldati italiani hanno perduto la vita in Afganistan, nella zona di Farah, controllata dalle nostre truppe. Una guerra, quella in Afganistan di cui pochi hanno capito veramente il senso (e tra questi Gino Strada, fondatore di Emergency, che ha sottolineato la presenza in quei territori di numerose condutture di gas e altri combustibili diretti verso l'Europa). Ma di fronte ad una notizia del genere (la piu grave di questo genere dopo l'attentato di Nassirja) la stampa italiana ha voluto esprimere il proprio cordoglio in maniera quasi incondizionata.
Se dico “quasi” è perchè, come altre volte è accaduto, la medaglia di macchietta di turno spetta a l “Giornale” di Paolo Berlusconi. Dopo i 50 (forse meno ma forse più) titoli dedicati alla celeberrima casa di Fini,il quotidiano non trova altro da fare che pianificare le prossime 50 prime pagine, questa volta riguardanti la Marcegaglia.
Tocchiamo il fondo ma si scopre ogni giorno che è sempre più profondo...
(NELLA FOTO LA HOME PAGE DEL SITO DEL GIORNALE)
articolo del 9 ottobre 2010
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